Piazza del Santo
Orario: 6.15-18.45
Festivi: chiusura 19.30
ingresso gratuito
Basilica e Convento di Sant’Antonio
Nella Basilica e nel convento di Sant’Antonio si conservano le prime testimonianze della presenza di Giotto a Padova, attivo nella Cappella della Madonna Mora, nella Cappella delle Benedizioni e nella Sala del Capitolo, in un periodo intorno al 1302-1303, ovvero poco prima alla decorazione nella Cappella degli Scrovegni.
Per questo motivo nell’ambito del sito “I cicli affrescati del XIV secolo di Padova” rappresentano dal punto di vista cronologico l’inizio dell’attività di Giotto in città, opere nelle quali cogliere come il maestro fiorentino avesse già posto le basi della propria ricerca sulla prospettiva e sulla resa degli spazi che esprimerà compiutamente poco dopo nella Cappella degli Scrovegni.
Nella Basilica sono presenti inoltre altri tra i maggiori protagonisti della storia dell’affresco padovano del Trecento: Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio e Jacopo Avanzi, autori di cicli affrescati di altissimo pregio che testimoniano concretamente la storia della grande committenza padovana legata alla Signoria Carrarese.
Oratorio di San Giorgio
Affacciato sul sagrato della Basilica del Santo sorge l’Oratorio di San Giorgio, mausoleo di famiglia iniziato da Raimondino Lupi di Soragna per accogliere le spoglie di Bonifacio, edificato seguendo il medesimo modello architettonico e modalità narrativa della Cappella degli Scrovegni, dopo oltre settant’anni dalla sua realizzazione. L’Oratorio di San Giorgio presenta un ciclo pittorico dipinto ancora una volta da Altichiero, che ne decora completamente le pareti interne, tra il 1379 e il 1384, con la collaborazione di Jacopo da Verona.
Nell’ambito del sito seriale “I cicli affrescati del XIV secolo di Padova”, il ciclo segue il percorso iniziato da Altichiero nella Cappella di San Giacomo con la ricerca dell’illusionismo prospettico, in particolare nelle architetture, del rapporto tra spazio reale e dipinto, con un’attenzione nuova alla luminosità del colore.
Nelle pitture di Altichiero vengono esaltate le virtù guerriere della famiglia Lupi, al servizio della Signoria dei Carraresi e della città. La qualità della pittura, il cromatismo raffinato, le soluzioni prospettiche e l’aderenza al dato reale fanno di questo ciclo un capolavoro talmente innovativo da anticipare la spazialità prospettica quattrocentesca.
La ricerca dichiarata di rifarsi al modello della Cappella degli Scrovegni emerge con evidenza dall’osservazione dell’Oratorio di San Giorgio: l’impianto architettonico, la decorazione entro cornici, l’organizzazione delle scene su registri sovrapposti e la citazione puntuale della volta stellata con figure entro clipei, tutto rinvia a Giotto, ma aggiornato secondo il nuovo stile gotico.
Piazza del Santo,
Biglietteria Uff. Info. Basilica, tel. 049 8225652
Orario: mar/dom 9-13 e 14-18
Chiusura: lunedì, Natale e Capodanno