Nell’ambito del sito seriale “I cicli affrescati del XIV secolo di Padova”, il ciclo dell’Oratorio di San Giorgio, segue il percorso iniziato da Altichiero nella Cappella di San Giacomo con la ricerca dell’illusionismo prospettico, in particolare nelle architetture, del rapporto tra spazio reale e dipinto, con un’attenzione nuova alla luminosità del colore.
Nelle pitture di Altichiero vengono esaltate le virtù guerriere della famiglia Lupi, al servizio della Signoria dei Carraresi e della città. La qualità della pittura, il cromatismo raffinato, le soluzioni prospettiche e l’aderenza al dato reale fanno di questo ciclo un capolavoro talmente innovativo da anticipare la spazialità prospettica quattrocentesca.
La ricerca dichiarata di rifarsi al modello della Cappella degli Scrovegni emerge con evidenza dall’osservazione dell’Oratorio di San Giorgio: l’impianto architettonico, la decorazione entro cornici, l’organizzazione delle scene su registri sovrapposti e la citazione puntuale della volta stellata con figure entro clipei, tutto rinvia a Giotto, ma aggiornato secondo il nuovo stile gotico.